Ecco 100 parole per l’estate italiana.
Sono cresciuto in Italia, quando gli uomini fumavano le Marlboro Rosse, l’abbronzatura era una religione e la disco navigava in un mare di cocktail.
Fasciato negli slippini della Speedo, il maschio italico fischiava tette e culi, salutando l’abbondanza con sorrisi a cento denti.
Una progressione di benessere paurosa, una festa che si è spenta di colpo, mentre ancora suonava Maracaibo.
Era tutto finto, e tutto verissimo.
Eppure se osservi con attenzione, là fuori in Liguria o in Sardegna, nascosto dietro occhiali da Top Gun e il colletto alzato, ancora sopravvive - abbronzato, ostinato, rumoroso - qualche ultimo irriducibile leone fuori tempo massimo.