Arte e impresa: insieme per creare storie
Nuove sinergie tra artisti e aziende per progetti unici e visionari
“Like everybody starts out somewhere. And they do something, something gets done to them and it changes their life. That’s called an arc. Where’s my arc?”
(Michael Imperioli nel ruolo di Christopher Moltisanti, I Soprano, 1999-2007).
Christopher Moltisanti, nella serie I Soprano, si interroga sul proprio percorso di vita, o meglio, sulla sensazione di essere un personaggio senza un arco narrativo, bloccato in una non-storia priva di evoluzione.
È una delle tante riflessioni che, a mio avviso, rendono I Soprano un capolavoro.
Ebbene, questa foto rappresenta un momento chiave del mio arco narrativo.
L’ultima che ho scattato prima di lasciare dopo dieci anni la sicurezza di un posto fisso, la mia città d’origine, la mia casa. E ricominciare da capo.
Un momento decisivo che desideravo fissare nella memoria.
Non sapevo cosa mi avrebbe riservato il futuro, ma avevo una certezza: una passione profonda e inesauribile per l’arte, in tutte le sue forme.
Mi accompagna ancora oggi.
Sono passati tre anni da quel momento.
Ho vissuto esperienze diverse e compreso alcune cose.
La più importante? Sto dalla parte delle idee, delle storie.
Se dovessi dire in poche parole cosa so fare: raccontare storie.
La mia, ma anche quelle delle altre persone.
E questa consapevolezza ha cambiato il modo in cui osservo il mio percorso lavorativo: non più frammentato, ma unitario.
Come direbbero gli americani, ho visto la big picture.
Nel corso degli anni ho raccontato tante storie, ognuna unica nella sua diversità:
• Ho aiutato un’azienda di assistenza telefonica a presentarsi in modo più accattivante.
• Ho seguito una multinazionale nel lancio in Italia di un nuovo brand di Champagne.
• Ho rinnovato la narrativa dell’azienda della mia famiglia: non solo una storia centenaria, ma un’impresa dinamica e aperta all’innovazione.
• Ho accompagnato un artista mid-career nel consolidamento della sua carriera attraverso mostre, pubblicazioni e talk.
• Ho supportato curatori e artisti nello sviluppo di progetti personali in cui potessero riconoscersi.
• Ho collaborato con un museo per avvicinare il grande pubblico a una mostra tanto affascinante quanto complessa.
• Attraverso fotografie, disegni e scritti, ho dato forma alle mie emozioni e visioni.
In sintesi, senza appellarmi ai dati freddi di un curriculum: cercavo l’arte, e l’ho trovata nelle sue molteplici sfumature.
Oggi sono pronto a tracciare una nuova linea del mio arco narrativo.
A presentarmi al mondo come Manager Culturale: una figura capace di mettere in contatto realtà diverse, nel segno dell’arte e della cultura.
Ma soprattutto, di creare connessioni tra artisti e aziende, tra il mondo artistico e quello corporate.
Il mondo di oggi è sempre più intrecciato: la moda sconfina nell’arte, l’arte nel lusso, il lusso nel design.
Le aziende hanno bisogno di nuove visioni.
Gli artisti hanno bisogno di committenze che sostengano il loro percorso e li spingano a esplorare territori nuovi.
E il mio ruolo in tutto questo? Mediatore.
Mettere in contatto due mondi apparentemente distanti, ma oggi più vicini che mai: arte e impresa.
Trovare aziende adatte ad artisti e artisti adatti a imprese, per sviluppare progetti culturali ambiziosi e generare un circolo virtuoso per entrambe le parti.
Call to action
• Cerco aziende di ogni settore e dimensione interessate a sviluppare progetti artistici.
• Cerco artiste e artisti emergenti, mid-career o storicizzati (di qualsiasi disciplina) interessati a lavori su committenza per aziende.
Se il mio progetto ti interessa, scrivimi.
📩 hello@albertoceresa.com
Valuterò con attenzione tutti i profili e fornirò un riscontro.
Nel tempo, selezionerò un gruppo di artisti con background e pratiche diverse, da proporre alle aziende con cui condividano affinità tematiche e operative.
Ora però passo la parola a voi.
A me piacerebbe molto Alberto! Io ci sono :)